- SCA (Sindrome Coronarica Acuta) - assistenza prima e dopo un infarto idoneo a trattamento interventistico con angioplastica coronarica
- Insufficienza cardiaca acuta o shock cardiogeno, sia a genesi ischemica che non ischemica, con eventuale necessità di supporto circolatorio farmacologico e/o meccanico (contropulsatore aortico, sistema di assistenza di circolo impiantabili per via percutanea -IMPELLA);
- Severe disfunzioni valvolari con possibilità di diagnosticare tramite indagini non invasive sofisticate (ecocardiogramma transesofageo con sonda 3 D) il meccanismo fisiopatologico principale nell’anomalia valvolare e quindi il trattamento più idoneo;
- Disturbi di conduzione atrio-ventricolare di alto grado necessitanti di impianto di PM provvisorio;
- Aritmie ventricolari complesse, incessanti e minacciose per la vita destinate a trattamento farmacologico e/o ablativo;
- Status post-intervento di rivascolarizzazione coronarica percutanea con complicanze o instabilità;
- Infezione di protesi cardiache o di presidi intravascolari con compromissione emodinamica;
- Monitorizzazione di pazienti sottoposti ad interventi percutanei di chirurgia vascolari e necessitanti di monitorizzazione clinico-strumentale.
L’età sempre più avanzata dei pazienti rende ragione del fatto che queste condizioni morbose non sono isolate, ma spesso associate ad una serie di rilevanti comorbidità mediche. Di conseguenza l’insufficienza respiratoria , l’insufficienza renale acuta, le anemia, le sindromi emorragiche e le sepsi hanno la necessità di essere trattate in UTIC con ventilazione meccanica non invasiva tramite CPAP o BPAP, dialisi o ultrafiltrazione, procedure che vengono tutte effettuate in sede.
Una volta raggiunte condizioni cardiologiche stabili i pazienti vengono trasferiti in Reparto di degenza Cardiologica o direttamente dimessi a domicilio, con un preciso programma calendarizzato di visite ed esami strumentali ambulatoriali dedicati per il follow-up successivo.