Calcinate, entro l’estate entrerà in funzione l’Ospedale di Comunità

Struttura pronta, si recluta personale Venti posti letto, per i post ricoveri o per pazienti cronici. È il quarto presidio sanitario di questo tipo in provincia

 

Si tratta di una struttura «sociosanitaria di ricovero a gestione prevalentemente infermieristica che afferisce alla rete di offerta  territoriale», spiega Laura Lodetti, direttore sociosanitario dell’Asst Bergamo Est, che svolgerà «una funzione intermedia tra il domicilio e le unità di ricovero per acuti con la finalità di prevenire accessi impropri al Pronto soccorso, ricoveri non necessari, oltre a facilitare le dimissioni protette a pazienti cronici e/o fragili». Frutto di un investimento di quasi 2,3 milioni di euro, l’Ospedale di comunità di Calcinate – realizzato attraverso la riconversione del reparto di Medicina del vecchio ospedale per acuti di Calcinate – avrà venti posti letto.

Allestita la struttura, ora «è in fase di completamento il processo di reclutamento del personale medico e infermieristico da assegnare alla struttura», aggiunge Lodetti.

Il presidio s’inserisce nel solco del Pnrr e degli investimenti regionale per rafforzare la sanità sul territorio: «L’Ospedale di comunità di Calcinate – sottolinea Marco Passaretta, direttore generale dell’Asst Bergamo Est – è uno dei tasselli della legge di riforma dove l’asse portante è la medicina di prossimità.

Si tratta di una dimensione organizzativa che farà da ponte tra strutture ospedaliere e territorio, andando a creare un anello fondamentale che garantisce la presa in carico delle persone che devono essere dimesse dalle strutture ospedaliere perché non più in fase acuta, ma che non possono ancora rientrare nelle loro abitazioni in quanto le loro condizioni di salute necessitano di una stabilizzazione».

Rafforzare la sanità del territorio è fondamentale per le sfide imposte dalla demografia: «Con il progressivo invecchiamento della popolazione cresce il bisogno di assistenza alle fragilità – rileva Passaretta –: con questi presidi intermedi post acuzie si accompagnano le persone dimesse dagli ospedali nel percorso di rientro a casa e si supportano famiglie e caregiver.

Si tratta di una realtà moderna che permette di promuovere un soccorso più vicino e focalizzato sulla persona e che soprattutto collabora con la rete dei servizi sanitari e assistenziali territoriali».

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